Già nell'VIII secolo questo territorio era conosciuto come la "regione dei castelli". Attraversato da importanti vie di comunicazione, era costellato di torri, fortezze, rocche e castelli, imponenti esempi di architettura militare.
Molti di questi sono ancora oggi esistenti e possono anche ospitare eventi: seminari, mostre, incontri e anche cene medioevali.
Più discrete, ma forse ancora più diffuse, nell'entroterra riminese sono le testimonianze di arte sacra: una fitta rete di pievi e monasteri, disseminate tanto nelle pianure quanto sulle colline.
Come quella romanica di Santarcangelo di Romagna, che risale al VI secolo d.C. O il santuario di Madonna di Saiano, lungo il Marecchia, costruito nel XVII secolo sulle rovine di un tempio pagano. La porta bronzea è opera dello scultore contemporaneo Arnaldo Pomodoro.
O ancora la pieve pre-romanica di San Leo, accanto al Duomo, che è a sua volta una delle più importanti testimonianze dell'architettura romanica dell'Italia centrale.
O come il Monastero delle Clarisse, a San Marino, che oltre ad essere raffinata sede di mostre può accogliere anche convegni e seminari.
Opere d'arte di enorme valore si trovano non solo nei Musei ma anche, a Rimini, nel Tempio Malatestiano, nella Chiesa di Sant'Agostino, nella Pinacoteca, dove è custodita tra l'altro La Pietà di Giovanni Bellini. E opere pregevoli del Trecento Riminese si possono scoprire anche nelle pievi e nelle cappelle votive sparse su tutto il territorio.