Sala del Castello

Rendering & Dotazioni

NOME  Sala del Castello

POSIZIONE  Piano terra

CAPIENZA  580 sedute sala intera

CARATTERISTICHE PRINCIPALI

Elegante e funzionale, divisibile in due sale. Finiture di alto pregio, pareti divisorie in legno di faggio fonoassorbenti e fonoisolanti con pavimenti in legno di ciliegio. Palco e sedie in Thonet, dotate di tavoletta di scrittura.


DOTAZIONI DI STRUTTURA

  • palco (2 x 10 mt) con tavolo di presidenza e podio;
  • ƒluce naturale con sistema di oscuramento elettrico sezionabile;
  • illuminazione di sala dimmerabile sezionabile;
  • impianto di illuminotecnica su americane per il palco con luci dimmerabili;
  • ƒimpianti di amplificazione per il parlato con microfoni a filo e radiomicrofoni;
  • impianti di video proiezioni appesi per proiezioni in vari formati;
  • ƒschermo per proiezione frontale in varie dimensioni e video proiettore per ogni porzione di sala;
  • 2 telecamere component + 2 telecamere video composito;
  • ganci fissi per allestimenti aerei in qualsiasi punto della sala;
  • dotazione capillare di connessioni audio, video, illuminotecnica e allacci elettrici;
  • regie fisse e regie mobili in sala;
  • impianto di traduzione simultanea fino a 16 lingue con 3 cabine fisse;
  • wi-fi ad alata densità
  • ƒmonitor LCD sul tavolo di presidenza e sul podio;
  • 2 ingressi sul perimetro della sala
  • monitor digital signage personalizzabile a ogni ingresso della sala;
  • pozzetti per esposizione (alimentazione elettrica, prese di rete)

Scheda Tecnica

SALA INTERA

Altezza  8 mt
Area lorda  576 mq
Dimensione LxH  38,40 x 15 mt
Posti  580

CASTELLO 1

Altezza 8 mt
Area lorda 287 mq
Dimensione LxH  19,20 x 15 mt
Posti 260

CASTELLO 2

Altezza 8 mt
Area lorda 287 mq
Dimensione LxH  19,20 x 15 mt
Posti 260

Visita virtuale

L’origine del nome nei luoghi storici di Rimini

La sala del Castello prende il nome da Castel Sismondo, residenza del più noto esponente della famiglia Malatesta, Sigismondo Pandolfo (1419-1468). Brillante condottiero, fu mecenate di artisti e letterati. Per trasformare la fortezza dei suoi avi in una formidabile struttura difensiva, adeguata al nuovo modo di guerreggiare con le bombarde, chiese consulenza al celebre Filippo Brunelleschi. Sull’attuale torre di accesso sopravvive un bellissimo stemma con cimiero in forma di elefante e bande scaccate. Insieme al pittoresco fregio in maiolica con la rosa quadripetala, nella vicina torre, ricorda l’appartenenza del castello alla casata dei Malatesta, signori di Rimini dalla fine del Duecento agli inizi del Cinquecento.