Architettura sostenibile


Dalla pavimentazione alle vetrate, il Palacongressi è progettato per la massima efficienza e sostenibilità.

Inaugurato nel 2011 e progettato dall’architetto Volkwin Marg dello Studio GMP di Amburgo, il Palacongressi è un vero inno alla sostenibilità in chiave tecnologica.

Si tratta di una delle opere congressuali più imponenti d’Europa e la grandezza del progetto non ha rappresentato un ostacolo, ma anzi è stata un’eccezionale sfida ecologica, che ha portato alla scelta di materiali ecocompatibili come legno, vetro e pietra.

La pavimentazione delle sale è stata realizzata con un pavimento in poliuretano ecologico, il Purline di Wineo, dotato di ben 6 certificazioni ambientali internazionali, tra le quali:

  • Cradle to Cradle: certificazione che attesta che un prodotto sia sicuro, circolare (ossia che abbia ridotta necessità di materiali vergini per la sua realizzazione e che sia realizzato considerandone un facile smaltimento o riciclo) e realizzato responsabilmente
  • Greenguard: certificazione che attesta il rispetto di alcuni degli standard internazionali più rigorosi ed esaustivi relativi alle basse emissioni di composti organici volatili in ambienti interni.
  • Declare: un’autodichiarazione che comporta la comunicazione trasparente di tutti gli ingredienti utilizzati nei propri prodotti
  • LEED: protocollo più diffuso per la bioedilizia, che certifica l’assenza di emissioni pericolose per l’ambiente e la salute, l’utilizzo di fonti rinnovabili per la creazione del prodotto e la sua riciclabilità

Per le facciate esterne, sono state scelte le tecnologie d’avanguardia Schüco, ad elevato standard di isolamento termico, che hanno permesso la realizzazione di bellissime vetrate in cui l’isolamento della zona di alloggiamento del vetro è tra i più efficienti sul mercato. Mentre la struttura in alluminio ha lasciato ai progettisti la massima libertà creativa grazie alla sua durezza e duttilità.

Ed è così che la luce naturale è diventata un vero e proprio elemento architettonico di questo meraviglioso centro congressi, con i suoi 4.000mq di superfici vetrate.

Vetro opaco per la grande conchiglia posta all’ingresso principale e vetrate trasparenti in ogni sala e zona di passaggio della struttura, fanno sì che luce naturale e luce artificiale si fondano e sostengano in maniera armoniosa, donando eccezionale ariosità all’ambiente, sempre “in contatto” con l’esterno.

Ma lasciamo un attimo da parte i materiali costruttivi, per concentrarci su uno degli aspetti tecnologici più interessanti dal punto di vista della sostenibilità: la segnaletica dinamica.

Uno degli obiettivi del Palacongressi è quello di ridurre il più possibile il consumo di carta e plastica. La possibilità per gli ospiti del centro congressi di avvalersi della segnaletica dinamica messa a loro disposizione, permette proprio di ridurre al minimo la stampa di eventuale segnaletica cartacea, che finirebbe inevitabilmente nel cestino ad evento concluso.

Questa attenzione anche ai più piccoli dettagli, è ciò che fa la differenza nella progettazione e nella filosofia del Palacongressi.

Un luogo di unione, condivisione e rispetto anche del meraviglioso ambiente che ci circonda.

 

Fonti:

https://www.infobuildenergia.it/progetti/palacongressi-di-rimini/
https://it.wineo.de/riferimenti/palacongressi-rimini-2396
https://www.arketipomagazine.it/involucro-schuco-per-il-palacongressi-di-rimini/